lunedì 30 settembre 2019

Impara l'arte e fanne un mestiere

Impara l'arte e... mettila da parte.
Così recita uno dei proverbi più famosi e.. più travisati! Molti di noi credono infatti che il detto ci esorti a mettere da parte l'arte in quanto cosa di poca utilità. Che voglia dire, in altre parole: "ecco, bravo..  ora che hai imparato l'arte, puoi ben farne a meno, quindi mettila lì che tanto non ti servirà per un bel po'di tempo..!!"Niente di più sbagliato. Il vero significato di questo proverbio è tutt'altro!

 Innanzitutto non si fa riferimento all'arte come disciplina ma piuttosto all'arte come mestiere, e più in generale, come capacità di fare bene qualcosa. Ed il mettere da parte è inteso in termini positivi, cioè come mettere al sicuro, mettere a frutto. Da ciò capiamo che il vero significato del proverbio è che nella vita è bene che impariamo a fare quante più cose possibile, e che teniamo in considerazione le nostre conoscenze e capacità perché potranno sempre tornarci utili in futuro..Se poi, come me, vedete l'arte come un mestiere, chiaramente le due interpretazioni del detto tendono ad avvicinarsi.. e qui sorgono spesso delle (belle) discussioni!Una delle osservazioni che più frequentemente mi capita di raccogliere a scuola, e che purtroppo si sente dire di frequente anche fuori dalle mura scolastiche, è che studiare arte serve a poco, imparare a disegnare, ancor meno... tanto gli artisti sono tutti poveri disoccupati. Ma è davvero così?In realtà quel che poco si considera è che il mondo delle arti è estremamente vasto e che le competenze correlate alla padronanza della storia dell'arte, la conoscenza del patrimonio e le abilità grafico - manuali,  possono dare innumerevoli sbocchi lavorativi.


Come abbiamo affrontato l'argomento in classe?Quest'anno ho preferito introdurre questo concetto in termini più ludici  in modo da coinvolgere direttamente i ragazzi in un ragionamento che altrimenti avrebbe rischiato di sembrare "la solita paternale da prof".Ho invitato gli alunni a dividersi in due squadre, dotata ciascuna di un segretario scrivente, e ad individuare nell'arco di 5 minuti il maggior numero possibile di professioni correlate alla conoscenza dell'arte ed all'abilità grafica.


Ho raccolto ed integrato le idee raccolte in classe, in questo schema:

Dalla lettura dei loro elenchi, sono emerse poi molte considerazioni che naturalmente ho snocciolato insieme ai ragazzi nel resto dell'ora di lezione, approfittandone per integrare molte delle voci che vedete rappresentate graficamente nella mappa soprastante. 
Con un po ' di stupore infatti ho appreso che i mestieri di: parrucchiere, truccatore, nail artist, tatuatore, sarto, stilista etc. sono i primi a cui pensano. Forse perché si immaginano proiettati in una dimensione lavorativa molto "pratica", avendo mediamente poco interesse nei confronti dello studio... E forse anche perché in questo momento storico queste professioni sono molto più "reclamizzate" e ben considerate rispetto al passato, un po' come avviene per i mestieri culinari. 


Non a caso, infatti, gli alunni pensano al cuoco ed al pasticcere come a professionisti creativi, che hanno anche una preparazione "artistica" con cui arricchire i propri piatti e far felici gli occhi anche più dei palati...Architetto, fotografo, guida turistica e insegnante sono presenti in tutte le loro proposte. Non mi stupisce, direi che sono abbastanza facili da individuare ;-)
Quasi nessuno invece, e qui mi sorprendo ed allo stesso tempo mi rattristo,  si ricorda del nostro patrimonio artistico... Le professioni legate all'ambito museale, del restauro, della ricerca e della critica storica, alla promozione artistica, sono per molti di loro pressoché sconosciute. E su questo dovremo lavorare per invertire la rotta!



Cosa ne pensate? Avete altre proposte per arricchire il ventaglio delle potenzialità lavorative che si presentano a chi abbia "imparato l'arte"?
Aspetto i vostri commenti! :-)

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