sabato 30 settembre 2017

arte paleocristiana

Per lo studio dell'arte paleocristiana, propongo una mappa concettuale riassuntiva dei concetti essenziali, puoi vederla qui sotto

La stessa mappa può essere scaricata in pdf da qui:

 Ed una sintesi in pdf che puoi scaricare da qui:

Da Studenti.it, traggo questa video-spiegazione sull'arte paleocristiana. Dura 5 minuti e copre abbastanza bene i contenuti della spiegazione fatta in classe Può essere utile quindi anche per gli assenti ;-)

Un brevissimo filmato di Teccani scuola, racconta dei mosaici paleocristiani, raffrontandoli con quelli romani.


Guarda anche questi brevi video:

domenica 24 settembre 2017

Le ricette antiche per i colori..

..ovvero, dove li prendevano i colori i pittori "di una volta", prof?
 Me lo sento chiedere spesso dai ragazzi che giustamente, abituati a vivere in un mondo fatto di oggetti ready to use, ready to eat, ready to wear, non sanno immaginare in quale ipermercato potessero andare a far spesa Giotto, Michelangelo o Caravaggio per procurarsi il materiale con cui lavorare e si stupiscono del fatto che ogni minima cosa andasse preparata con le proprie mani, facendo ricorso a materie prime di origine spesso poverissima...
Ho cercato allora in rete qualche risorsa utile a saziare la curiosità e ne ho trovate delle belle..!
Sapevate che nel 1864 un chimico francese di nome Eugene Chevreul catalogò le tinte antiche, contando 14.400 diversi colori (!!!!!) tutti ottenuti a partire da sostanze naturali? 😳

Leggete qui, l'argomento è davvero interessante..
http://zebrart.it/materiali-dellaffresco-calce-pigmenti-nellarte-giotto/

E poi... https://gracelaborarte.blogspot.it/p/simbologia-colori-e-pigmenti.html

Ancora curiosi? Sapete che moltissimi artisti hanno adoperato "liquidi corporei"di vario genere per confezionare i propri colori? Leggete qui: http://www.stilearte.it/se-il-corpo-e-un-tubetto-di-colore/

E se poi la vostra penna avesse finito l'inchiostro, ecco una ricetta per prepararlo.. ;-)

Si prendano un boccale di vino bianco, quattro once di galla macinata, una manciata di scorze di melegrane secche, una manciata di scorze di ornello fresco, rasato con il coltello, e una manciata di scorze di radiche di noce fresche. Poi vi si uniscano due once e mezzo di gomma arabica e si metta il tutto al sole per sei od otto giorni mescolando spesso. In seguito è necessario aggiungere due once e mezzo di vetriolo romano e mettere a bollire per lo spazio di un miserere. Poi, una volta freddo, si deve colare il composto e metterlo due giorni al sole, aggiungendovi allume di rocca”.

(la ricetta è tratta da  un manuale dedicato alla produzione dei colori antichi che fu realizzato nel 1887 da Olindo Guerrini e Corrado Ricci, riproponendo un codice del XV secolo, conservato alla Biblioteca dell’Università di Bologna.)



Lettura dell'opera, uno schema da seguire

Per studiare la storia dell'arte è indispensabile saper comprendere il contenuto ed il significato  (così da poter apprezzare il valore) delle opere che ci si presentano.
Quello che propongo qui è lo schema da poter seguire per condurre un'analisi dell'opera mediamente approfondita. È pensato in particolare per guidare la lettura delle opere pittoriche perché rivolto principalmente agli alunni di seconda e terza media.
A breve estenderò la mappa e lo specchietto sintetico per suggerire un metodo di analisi valido anche per opere scultoree ed architettoniche.


I contenuti della mappa concettuale, sono anche riportati nello schema testuale che puoi scaricare qui







Se l'argomento ti interessa, per approfondire vedi anche:
+ una paginetta, molto graziosa, in cui puoi incollare l'immagine del quadro da commentare e farti aiutare nell'analisi dalle voci-guida elencate a lato. La trovi qui: http://zebrart.it/wp-content/uploads/2015/07/scheda-analisi-dellopera.pdf
+ un altro schema da poter seguire (dettaglia un po' di più gli aspetti legati alla composizione) qui: http://arteascuola.com/it/2012/06/analisi-dellopera-darte-2/

+ uno schema pdf qui: http://www.didatticarte.it/Blog/documenti/scheda_lettura.pdf
+ un post di didatticarte che ne parla qui: http://www.didatticarte.it/Blog/?p=337