lunedì 23 marzo 2015

Guernica e dintorni

Come si sa, Guernica è una delle tele più note non solo tra quelle di Picasso, ma più in generale dell'arte contemporanea. 
Negli anni ha acquisito un ruolo emblematico: è divenuta l'immagine simbolo della sofferenza e della devastazione operata dalla guerra (da qualunque guerra, indipendentemente dal luogo geografico e dall'epoca in cui essa viene condotta) perchè parla un linguaggio universale ed allo stesso tempo talmente originale da essere estraneo a qualunque riferimento culturale. Del cubismo ha tutta la forza espressiva e la carica vitale del suo autore, la capacità di sintesi e la comunanza ad un linguaggio formalmente semplice (senza però perdersi nell'astrazione) ma carico di rimandi all'arte del passato che Picasso ben conosceva.
 
Per conoscere meglio l'opera, che qui vedete ritratta nella sua collocazione attuale presso il museo Reina Sofia di Madrid,vi propongo alcune risorse multimediali tratte dal web:
 un video che ricostruisce tridimensionalmente i personaggi della composizione e ci porta virtualmente "dentro" al gruppo delle figure rappresentate

una video lezione con l'interpretazione dell'opera
 Alcune immagini fotografiche della città di Guernica dopo i bombardamenti:
 



A questo link un articolo di lettura dell'opera sul sito didatticarte.it

ed ancora, questa sintesi descrittiva dell'opera, tratta da un blog di arte: 

Lambiente è una stanza, non una città con i suoi edifici bruciacchiati o i tetti scoperchiati. Il murale non presenta addirittura nessuna folla. Non si tratta di una cronaca storica di eventi ma d’una tragedia di esseri umani.
Guernica venne bombardata in un soleggiato pomeriggio di primavera mentre nel dipinto l’ambiente è scuro, interrotto da lampade, come da bagliori di luce. Si tratta pertanto di una scelta simbolica e non realistica (oscurità = tragicità dell’evento).
Le figure : quattro donne, un bambino, la statua di un guerriero, un toro, un cavallo, un uccello.
Le donne urlano, si disperano, fuggono, cadono. Sulla sinistra, sotto il toro, una donna tiene in grembo il corpo senza vita di un bambino. Dalla parte opposta un’altra donna sembra cadere e mostra il terrore di chi cerca di fuggire dalle fiamme. Un’altra si sporge da una finestra  spingendo in avanti una lampada ad olio. Un’altra ancora, in basso nella metà di destra, fugge verso il centro della scena. L’unico uomo è un frammento immobile, statuario. In una mano stringe una spada spezzata e un fiore. In posizione più centrale un cavallo si contorce dal dolore e l’uccello immerso nel buio sembra emettere un grido. 
Le donne. Sebbene al momento del bombardamento Guernica fosse soprattutto una città di donne e bambini essendo molti uomini al fronte, nella scelta di Picasso ci sono altre ragioni: le donne rappresentano l’umanità innocente, indifesa, vittimizzata. Del resto, donne e bambini sono stati spesso presentati da Picasso in numerosi dipinti come simbolo di bellezza, grazia, vitalità, nobiltà; perciò un attacco  contro  donne e bambini significava per Picasso un attacco a queste qualità.
Gli animali. Picasso inserì gli animali nella sua opera  perché di solito si attribuiscono agli animali delle reazioni elementari, semplici ma violente. Il cavallo, la vittima passiva delle corride, impersona il dolore fisico, il suo corpo stravolto occupa il centro della composizione e alla sua testa è affidata la espressione più intensa della sofferenza. L'uccello, probabilmente è collegato alla colomba della pace, e  appare qui come un'altra personificazione del la­mento funebre.
Il toro. Qual è il significato del toro in Guernica? Non c'è dubbio che il toro sia una figura dominante. L'urlo della madre è rivolto a lui, e cosi pure la faccia del bambino morto. Il guerriero guarda verso di lui. Anche il cavallo urlante è orientato verso di lui e una delle donne gli spinge incontro la lampada mentre la donna in fuga, correndo guarda nella sua stessa direzione. Il toro , con il suo sguardo rivolto verso l’ossservatore,  sembra al di fuori della catastrofe. Secondo lo psicologo dell’arte Rudolf Arnheim esso vuole essere un’immagine al di fuori del tempo. L’immagine di una Spagna imperturbabile , come la quercia di Guernica e la Casa de Juntas (il palazzo del parlamento basco) che rimasero intatte dopo i bombardamenti. L’immagine, forse, di una Spagna che può e deve sopravvivere al tragico evento. 

Il colore. Il dipinto è acromatico: costruito esclusivamente in una scala cromatica che va dal bianco al nero. L'immagine è ridotta alle pure forme. Questa scelta si spiega  con due considerazioni: in un dipinto che rappresenta il trionfo della morte e il dolore universale l'assenza del colore corrisponde all'assenza di vita. Inoltre, Picasso aveva appreso la notizia dell'eccidio dai giornali, ed è attraverso la stampa che il bombardamento della cittadina basca aveva acquistato un'eco internazionale. La scelta cromatica di Picasso sembra richiamare le foto in bianco e nero della carta stampata e voler ricondurre la drammaticità dell’evento al contrasto tra luce e buio.
© Giuseppe Torchia 

E se la Guernica fosse stata dipinta a colori? Sulla rete si trovano tante reinterpretazioni più o meno serie di questa celeberrima tela... io ve ne ripropongo una:

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