giovedì 5 febbraio 2015

parole in libertà e faccine (emoticon)


Forse non lo sapete, ma l'idea di poter esprimere i sentimenti e le espressioni di chi scrive attraverso la forma grafica delle parole stesse -un po' quel che facciamo abitualmente quando inseriamo le faccine nel nostro discorso scritto, così: :-) :-O :-/  - è stata elaborata più di 100 anni fa dai futuristi.

Io non ci avevo mai riflettuto e personalmente mi sono ritrovata spesso a pensare che il modo "tecnologico" di esprimersi, così sgrammaticato, disordinato e ben lontano dai canoni espressivi tradizionali della lingua italiana rappresenti una sconfitta della società contemporanea.
Probabilmente continuerò a pensarlo lo stesso e ad opporre resistenza (per quel che vale, considerato quanto il fenomeno sia dilagante) a queste nuove forme di espressione, ma inquadrarle nell'ottica di un processo culturale meno scontato di quanto si pensi, mi fa sentire più sollevata... Come dire, me ne farò una ragione (!) e in fondo potrò sempre pensare che i nostri giovani siano dei futuristi in erba... ;-)

 I contenuti che seguono sono tratti da questo sito: http://www.emoticonart.net/introduzione-emoticon-art.html
Il Futurismo italiano ha previsto lucidamente l’attuale mutazione della scrittura, descrivendola nei propri manifesti.  Rileggendoli alla luce delle nuove scritture digitali ed emotive, siamo sorpresi dalla capacità futurista di prevedere e addirittura influenzare il futuro.

Ortografia libera espressiva. Manifesto futurista digitale. 2007
L’ortografia e la tipografia libere espressive
servono ad esprimere la mimica facciale
e la gesticolazione del narratore
Questa frase di Filippo Tommaso Marinetti anticipa con sorprendente capacità profetiche la presenza delle “faccine”, nelle scritture dei teenager del III millennio. La “mimica facciale  e la gesticolazione del narratore” di cui parla Marinetti sembrano descrivere con precisione la presenza degli Smiley, le “faccine” che proliferano nei testi scritti in Messenger a un secolo di distanza dai manifesti futuristi.




Parole in libertà. Manifesto futurista digitale. 2007
Parole in libertà!
La distruzione del periodo tradizionale, l’abolizione dell’aggettivo,
dell’avverbio e della punteggiatura…
Distruzione della sintassi!
Distruggere brutalmente la sintassi del parlare
segni matematici!
+ - x =
Lo splendore geometrico e meccanico e
la sensibilità numerica nelle parole in libertà.
La tecnica delle parole in libertà di Martinetti è oggi messa in pratica dai giovani che utilizzano Messenger o i telefonini, che usano spesso termini semplificati associati senza relazione sintattica, inseriscono numeri e simboli nella scrittura, modificano frequentemente i caratteri tipografici per fini espressivi.  Numerosi scrittori affermano che dall’ Instant Messaging prenderanno spunto un nuovo stile letterario  e addirittura la lingua italiana del domani. L’Instant Messaging è caratterizzato dalla sintesi, che porta a ridurre le parole a sillabe, e ad associarle direttamente, riducendo le connessioni sintattiche.

Rivoluzione tipografica. Manifesto futurista digitale. 2007
Rivoluzione tipografica!
contro la cosiddetta armonia tipografica della pagina.
Marinetti sosteneva la libertà nell’uso dei caratteri tipografici; “useremo tre o quattro colori di inchiostro, e anche venti caratteri tipografici diversi…”  E’ ciò che oggi fanno i teenager nelle scritture policrome, pittografiche e animate dei social network. Ovviamente aiutati dalla tecnologia digitale, che offre possibilità creative alla scrittura inimmaginabili al tempo di Marinetti.


Immaginazione senza fili. Manifesto futurista digitale. 2007
Immaginazione senza fili!
Parole slegate e senza fili conduttori sintattici
La navigazione tra le parole chiave del web, e la deriva in cui spesso siamo trascinati dai link ipertestuali, ci porta alle “parole slegate senza fili conduttori semantici” di cui parla Marinetti. La tecnologia ha spezzato la continuità temporale e narrativa, evidenziando parole chiave che si legano ad altre rompendo i fili conduttori del discorso.



  Poesia+pittura+scultura+musica. Manifesto futurista digitale. 2007
Poesia+Pittura+
scultura+musica!
Plasticità complessa rumorista –pittorica-psichica
Il Futurismo è un’avanguardia multimediale, e sostiene la necessità della fusione delle arti in un unico linguaggio in cui convergono testi, immagini, suoni. La multimedialità ha realizzato l’idea dell’arte totale futurista, e le tecnologie virtuali sono oggi in grado di creare mondi multisensoriali.
La tecnologia dei social network si sviluppa nella stessa 
direzione, fornendo ai teenager una piattaforma di scrittura multimediale, che viene utilizzata con grande coinvolgimento e creatività.


L’uomo moltiplicato dalla macchina. Manifesto futurista digitale. 2007
L’uomo moltiplicato dalla macchina!
Il futurismo si fonda sul completo rinnovamento
della sensibilità umana avvenuto per effetto delle grandi scoperte scientifiche.
Nuovo senso del mondo!
…necessità, per l’individuo, di comunicare con tutti i popoli della terra.
…necessità di determinare ad ogni istante i nostri rapporti con tutta l’umanità…



Marinetti, affascinato dalla tecnologia, immagina un mondo interconnesso.
Le sue dichiarazioni sembrano infatti anticipare il World Wide Web e le tecnologie che ci permettono di comunicare a livello globale, dando vita ad una cultura universale, ad un nuovo “senso del mondo”.
In un paese che come un secolo fa dà segni di chiusura e di arretratezza, vanno ascoltati i messaggi delle nuove generazioni che parlano il linguaggio del futuro. Un linguaggio sempre più digitale e globale.


Serata Futurista in Second Life. Rendering. 2007.
Gli avatar di Marinetti e Depero declamano mediante chat un manifesto futurista in una performance tenutasi nel novembre 2007 in Second Life.



LE PAROLE IN LIBERTA' DEI NATIVI DIGITALI

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